Moroder Samuel
Scultore - Bildhauer
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MORODER VINCENZO – Ortisei 30-04-1889 – 12-09-1980 –

GRANDE UOMO E GRANDE SCULTORE

CENNI BIOGRAFICI E ARTISTICI 

a cura di Vasco Bordignon

https://www.bassanodelgrappaedintorni.it/moroder-vincenzo-ortisei-30-04-1889-12-09-1980-grande-uomo-e-grande-scultore/

Vincenzo Moroder nacque il 30 aprile del 1889 a Ortisei, figlio di Leopold Moroder, proprietario del maso Scurciá, e di Genoveva Metz. Come molti nipoti del conosciuto pittore d’arte Josef Moroder Lusenberg si dedicò anche lui all’arte della scultura in legno. Ha fatto il suo apprendistato presso i due maestri gardenesi Alois Anton Insam e Rudolf Moroder Lenert.

Dovette però interrompere il suo apprendistato per la chiamata agli “Standschützen” nel 1915 e fu inviato al fronte austro-ungarico presso Livinallongo come sanitario a soccorrere i soldati feriti.

Anche in periodo di guerra si dedicò all’arte, disegnando ritratti dei suoi compagni soldati nel suo diario di guerra, immagine sottostante del febbraio 1917.

In località di Boscoverde a Livinallongo eresse con alcuni dei suoi compaesani una cappelletta costruita di tronchi e scolpì per l’altare un bel crocefisso, che si trova tuttora nella cappella in memoria della guerra sul Col di Lana.

Col di Lana, 14-08-1915, dipinto durante la guerra

Come ringraziamento per il suo ritorno a casa ha scolpito le quattordici stazioni della Via Crucis, che si trovano tuttora sul sentiero che porta da Ortisei alla cappella sul Monte Resciesa.

Dopo la guerra ha lavorato nel suo laboratorio al maso Resciesa, dove impiegò numerosi allievi e apprendisti e insegnò loro il mestiere dello scultore, tra coloro anche i suoi figli Vincenzo e Giovanni. Vennero scolpite figure sacre per le chiese italiane e anche dell’estero.

Nel 1919 sposò Christine Stuflesser, che dopo pochi ma felici anni di matrimonio morì nel 1930, lasciandolo vedovo con otto figli. La bambina più piccola morì poco dopo la nascita e una figlia morì giovane dopo una malattia in un convento presso Bergamo.

Non solo alla sua famiglia ma anche alla comunità Vincenzo dedicò molto impegno. Suonò sessanta anni il violino presso il coro della chiesa parrocchiale ed è stato per dieci anni presidente della banda musicale, dove suonava la tromba. Fu direttore dei lavori per l’ingrandimento del cimitero e socio delle associazioni di San Vincenzo e di Adolf Kolping. Come proprietario del maso Resciesa si è dedicato anche al lavoro del contadino, ed è stato il sovrastante per vent’ anni della cooperativa di allevamento della mucca grigia alpina.

L’associazione, che gli ha dato la più grande soddisfazione, ma gli è costata anche tanti sacrifici, è stata probabilmente la Mostra dell’Artigianato. Era il suo zelante co-fondatore nel 1920 e programmatore e infine presidente per diversi anni. Fino al 1964 fu uno dei consiglieri locali di Ortisei. Ha ricoperto l’assessorato per i boschi per tre periodi legislativi. Molte strade forestali nuove e migliorate sono state create col suo impegno. Vincenzo era un attento osservatore degli sviluppi nel mondo e nel suo paese, e per il suo carattere pieno di umorismo e ottimismo era sempre ben visto dai suoi compaesani.

Morì il 12 settembre del 1980.

 

Gli Standschützen, i suoi compagni al fronte durante la Prima Guerra Mondiale

CROCEFISSO nella Chiesa di Santa Teresa a Tombetta - Verona

CROCEFISSO nel Cimitero di Ortisei

LA TRINITA’ nella Chiesa di Sant'Antonio a Ortisei